Storia della fotografia italiana. Sacrificio, creatività ed eccellenza
«La storia della fotografia italiana è una storia di “visioni”, immaginate, scoperte, messe in scena, o fissate per caso, da professionisti e dilettanti, e dei loro usi, pratici, affettivi e persino morbosi. La fotografia ha prodotto immagini reali e immaginari volatili, a volte cancellati dal tempo, a volte sopravvissuti per generazioni. Una “visione” vissuta spesso in modi differenti dai contemporanei e dai posteri.»
(Storia della fotografia in Italia dal 1839 a oggi, Gabriele D’Autilia)
Quando nel 1839 viene annunciata la scoperta della fotografia, l’Italia è già impegnata nel processo politico che la porterà all’unificazione: da quel momento ogni passaggio storico, sociale e culturale vedrà l’immagine tecnica esercitare un ruolo di agente di storia, talvolta in modo esplicito, più spesso sotterraneo.
La fotografia italiana dunque è parte integrante della storia della nostra cultura e fonte spesso di genio e creatività ma anche di sacrifici. Non parliamo, dunque, solo della Storia della Fotografia Italiana, ma di “fotografia ed arte” grazie alle numerose opere che hanno contribuito a modellare le scelte, i gusti e, quindi, la mentalità e i caratteri degli italiani.
La fotografia va oltre il tempo
Grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie che permettono di scattare fotografie in bianco e nero e ai nuovi macchinari che realizzano foto perfette in altissima risoluzione, è possibile realizzare stampe fotografiche di tutte le dimensioni ed utilizzarle per album fotografici personalizzabili.
Mentre la vita scorre, la fotografia sopravvive e trasforma il passato in presente. Mentre noi cambiamo, le immagini restano immobili e indelebili, come residui dei tempi trascorsi. Le fotografie restano, così, le uniche e privilegiate custodi di ricordi, emozioni, sentimenti e frammenti di vita vissuta.
Sono le immagini a possedere quelle memorie e a concederci di riviverle ancora.
Che sia un “album fotografico matrimonio tradizionale” o i più moderni album fotografici personalizzabili ci permetteranno di “viaggiare” attraverso i ricordi e ripensare a noi e al nostro vissuto alla luce di chi siamo ora, nel presente, e quindi con altri occhi e con il bagaglio di esperienza attuale.
Oggi purtroppo, con la nascita di memorie digitali sempre più estese, si è perso il gusto dello stampare fotografie, ma non poter sfogliare, toccare e appendere nei posti a noi più cari quei frammenti di vita, rende il tutto più “anonimo”.
Il digitale immobilizza nel tempo, la stampa della foto la rende immortale
Infatti la stampa della fotografie aiuta a far rimanere gli scatti preferiti nella storia.
Se rimanesse tutto in formato digitale, la storia della fotografia si fermerebbe ai nostri tempi e non avremmo più modo di fare confronti tra la nostra era, quella passata e quella futura.
E quelle belle fotografie di famiglia di un tempo ( il matrimonio dei nonni, il papà e la mamma da bambini, le grandi tavolate durante le feste,…) che spesso ritroviamo un po’ malandate o consumate dal tempo nei vecchi album o nei cassetti? Da noi puoi ricreare nuove copie di questi ricordi, ritoccate e restaurate laddove necessario.
Vint Cerf, uno dei “padri fondatori di Internet”, ci rammenta che:
«…Nel nostro zelo, presi dall’entusiasmo per la digitalizzazione, convertiamo in digitale le nostre fotografie pensando che così le faremo durare più a lungo, ma in realtà potrebbe venir fuori che ci sbagliavamo il mio consiglio è: se ci sono foto a cui davvero tenete, createne delle copie fisiche. Stampatele!»
Infatti il desiderio e la necessità di stampare le fotografie deriva anche dal possibile e concreto rischio di perdita di tutte le immagini salvate esclusivamente nei nostri dispositivi digitali, suscettibili di cancellazioni e smagnetizzazione. I vari dispositivi (come DVD e CD) un giorno non troppo lontano non saranno nemmeno più visualizzabili in quanto non esisteranno più lettori in grado di leggere strumenti e congegni obsoleti.
Inoltre, pensare di “archiviare” le proprie immagini solo sulle piattaforme social, ridurrà considerevolmente la qualità delle stesse qualora si desideri poi stamparle.
Salvare le proprie immagini su qualche piattaforma di rete può inoltre non essere completamente sicuro, sia perché in realtà non sappiamo chi potrebbe entrare in possesso delle nostre fotografie, sia perché oggi non possiamo dire con sicurezza per quanto tempo i server potranno conservare ciò che gli “affidiamo”.
La fotografia stampata non solo è bella, ma è anche più evocativa e duratura.
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